Introduzione
La Vinci Pod Mod, hardware che quando è apparso sul mercato, ha fatto il botto in pochissimo tempo. A prescindere dalle varie recensioni, questo oggetto fa esattamente quello per cui è stato concepito, e non lo fa bene ma benissimo!
Ha un solo ed unico difetto, ogni tanto perde del liquido, ma come vi spiegherò più tardi, non è un problema che ne penalizza l’utilizzo.
Estetica Materiali Usabilità
La Vinci Pod Mod si presenta molto bella esteticamente, un mix fra il passato ed il presente.
Dalla forma cilindrica con angoli smussati, molto piacevole da osservare.
Display a colori dal perfetto contrasto, nel posto giuste e dalle dimensioni corrette.
Nel palmo della mano è molto comoda, a prescendere dalle vostre misure.
I tasti hanno un leggerrissimo gioco, di cui vi accorgerete solo se volutamente ricercato, quindi per nulla fastidioso.
Al tatto sa di massiccio, durevole e per nulla gioccatolosa!
Come va
40W bastano ed avanzano!
Sappiate che la Vinci Pod Mod a 35W è un cannone. Per chi ha vissuto il periodo del cloud chasing sa a cosa mi riferisco. Certo non è un kennedy, ma di questi tempi una spinta del genere è uno stupendo svapo da flavour, considerando che è una Pod!
Ha due modalità di erogazione: Manuale ed Automatica.
Nella prima si preme il tasto, mentre nella seconda è sufficiente aspirare dal dtip tip, e la pod eroga da sola il vapore. Quest’ultima funziona perfettamente dai 18W in su, ma per avere lo stesso effetto a 12W è necessario aspirare con molta forza, oppure chiudere l’aria con le dita.
La Vinci Pod Mod è disponibile in due varianti, con batteria integrata oppure esterna da 18650.L’integrata di garantisce uno svapo durante tutto l’arco della giornata, se svapate a 18W, dai 24W in su con uso intenso non riuscirete a superare le 6 ore, ma parliamo di uso molto intenso.
Oltre a tutto questo, abbiamo anche la possibilità tramite optional, di poter rigenerare le coil oppure utilizzare un proprio atomizzatore grazie al suo adattatore. Nota dolente della versione 18650, è che la funzione automatica non c’è, ed è un grande peccato!
Perdita liquido
E dopo gli elogi ecco la nota dolente.
La pod dopo circa due settimane o poco più, tende a perdere liquido. Ricorda un pò la condensa dalla Billet Box, anche se in realtà è maggiore. Questo si è verificato con tutte le resistenze e liquido da 50/50, col 70/30 il problema parzialmente marginato. Il liquido perso, nella versione con batteria integrata, si ferma all’altezza dei pin, quindi è succifiente una pulita e si riparte. Nella versione X con batteria 18650, il difetto si evidenzia maggiormente, in quanto il liquido potrebbe finire nel vano batteria.
Il refill invece segue il trand delle linguette traditrici. Senza unghie risulta complicato da aprire. Insomma…..è scomodo da morire!
Aroma
A livello di aroma l’abbiamo testata con più liquidi, alla fine noi consigliamo di utilizzare 70/30 per evitare perdite. Quattro tipi di resistenze con differente range di wattagio. Si parte dalla 0.8 che eroga 12W ed un ottima erogazione per chi inizia e vuole smettere di fumare.
La 0,6 e la 0,4 sono le nostre preferite, perchè andiamo dai 18W ai 28W, quindi si ci può svapare di tutto. La 0,3 è la ressitenza che tira al massimo la box. Qua il gioco si fa duro, ed i nuvoloni escono che è un piacere. Solo che la durara di batteria e liquido ne risente.
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Opinione personale
Questa pod è un oggetto mistico, in quanto non ha nulla di nuovo ma allo stesso tempo è un passo avanti. Il limite della regolazione dell’aria, a nostro avviso riguarda solo a vapers esigenti, mentre per chi inizia oppure non ha grandi pretese è perfetto.
Personalmente come box va consigliata, ma a patto di aver voglia di pulire e cambiare la resistenza.
Post scriptum
“Un doppio appunto va fatto: com’è possibile che questa pod sia stata immessa sul mercato con il problema di perdita? Perchè i vari recensori hanno caricato i video, dimostrando che i loro test come al solito sono finti, prezzolati, e sono il risultato di un test durato forse un’ora?”